Festival della scienza di genova – A caccia di biodiversita’

1LC ITIS Feltrinelli

Sei curioso di scoprire come la natura intorno a te sia piena di vita, di dettagli nascosti e di incredibili connessioni? Se sì, il laboratorio “A Caccia di Biodiversità”, parte del celebre Festival della Scienza, è il posto giusto per te! In questo articolo ti porterò dentro questa entusiasmante esperienza che potrebbe far nascere in te una passione per la biologia, l’ambiente e il mondo scientifico.
Il Festival della Scienza è uno degli eventi più importanti in Italia per avvicinare giovani e adulti al mondo scientifico. Ogni anno propone laboratori, conferenze e mostre interattive su temi di grande attualità, e “A Caccia di Biodiversità” ne è un esempio perfetto. È un’occasione per uscire dalla routine scolastica e vivere la scienza in modo nuovo, coinvolgente e dinamico.

Ma parliamo del laboratorio, e per farlo partiamo da una domanda fondamentale: che cosa si intende per biodiversità? La biodiversità è la varietà di organismi viventi presenti sul nostro pianeta, dai microscopici batteri agli enormi alberi secolari, passando per gli animali che abitano ogni angolo della Terra. Non è solo una questione di numero di specie, ma anche di come queste interagiscono tra loro e con l’ambiente. È grazie alla biodiversità che il nostro ecosistema funziona e ci fornisce tutto ciò di cui abbiamo bisogno, come cibo, acqua pulita e ossigeno.

Cosa accade durante il laboratorio?

Il laboratorio “A Caccia di Biodiversità” è organizzato come un vero e proprio gioco investigativo. L’obiettivo? Risolvere un misterioso “delitto” ambientale: in un campo coltivato, due specie di piante di menta molto simili convivono, ma una sopravvive e l’altra no. Perché? Sta ai partecipanti scoprire la verità, raccogliendo indizi e analizzando dati scientifici.

Il percorso si basa sull’uso di tre approcci scientifici complementari, ognuno presentato attraverso tecnologie innovative:

  1. Biologia molecolare: Utilizzando la PCR real-time quantitativa, i partecipanti analizzano il DNA delle piante per individuare eventuali differenze genetiche che potrebbero spiegare la diversa resistenza delle due specie.
  2. Imaging: Attraverso la fotografia iperspettrale, vengono esaminate le foglie per scoprire dettagli invisibili a occhio nudo, come variazioni nella composizione chimica o danni causati da stress ambientali.
  3. Metabolomica: Con l’aiuto della cromatografia-spettrometria di massa, si studiano i metaboliti presenti nelle piante, ovvero le molecole prodotte durante i processi vitali, per comprendere come reagiscono ai cambiamenti nell’ambiente.

Man mano che i partecipanti raccolgono i dati, emergono nuovi indizi che portano a diversi sospettati: personaggi che rappresentano chi si occupa del raccolto, come agricoltori, tecnici ambientali e persino agenti atmosferici. Ma per scoprire come va a finire, partecipa il prossimo anno al Festival della Scienza di Genova!

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