Umbria – Le case dell’acqua

Istituto omnicomprensivo Rosselli – Rasetti, Castiglione del Lago

Le famiglie italiane che dichiarano di non fidarsi dell’acqua di rubinetto sono il 29,4% del totale (dato 2022). È la percentuale indicata nel dossier dell’Istat diffuso nel 2023 in occasione della Giornata mondiale dell’acqua: qualità chimica, sapori poco gradevoli derivanti da pozzi e sorgenti di pianura, trattamenti di depurazione a cui viene sottoposta. (fonti – Istat, Ansa https://www.istat.it/it/files//2023/03/GMA-21marzo2023.pdf – https://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/acqua/2023/03/21/acqua-istat294-famiglie-non-si-fida-a-bere-dal-rubinetto_8a177bac-d084-4296-943d-163ac8fce9de.html)

Per ovviare a questo inconveniente sono state inventate le “case dell’acqua”1: punti di erogazione collegati alla rete pubblica dove l’acqua è disponibile a 5 centesimi il litro nella versione naturale, oppure gassata e refrigerata. È la stessa che arriva nelle case: la differenza consiste nell’alleggerimento della presenza di residui (prima di tutto il calcio) che ne alterano gusto e sapore.

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