Umbria – L’acqua da “ripulire”: fogne e depuratori

Istituto omnicomprensivo Rosselli – Rasetti, Castiglione del Lago

La normativa italiana prevede che gli agglomerati con un numero di abitanti superiore a 2000 devono essere provvisti di rete fognaria per le acque reflue urbane che finiscono negli impianti di depurazione. Di depuratori devono essere dotate anche le zone industriali e artigianali.

In Umbria sono stati censiti 809 impianti (fonte: http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCCV_IMPDEP) per le acque di scarico (reflue): in media uno per circa 1000 abitanti. La depurazione è diventata anche una voce presente nella fattura che arriva ogni due mesi alle utenze (domestiche e produttive).

Gli impianti sono suddivisi per categoria (numero presente in Umbria):

– terziario, per migliaia di utenze (46);

– secondario, per centinaia di utenze (252);

– primario, per poche (o singole) unità (511).

In Toscana i depuratori sono complessivamente 1.303 (terziario: 200; secondario: 493; primario: 610)

– fonte: http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCCV_IMPDEP

Foto di copertina – https://www.gtasrl.com/project/umbra-acque/

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