S.O.S. SPIAGGE DI PLASTICA

La spiaggia rimane ancora il principale cestino, indifferenziato, delle nostre attività.

Sono 10 le tipologie di oggetto che si possono trovare più frequentemente in spiaggia e che rappresentano il 52% del totale dei rifiuti monitorati.

Liguria, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Marche, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Molise, Calabria, Sicilia, Sardegna. Queste sono le regioni Italiane che si affacciano sul mare. Sull’area costiera interessata di 232.800 mq sono stati trovati 36.543 rifiuti, una media di 961 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia.

Cosa comporta l’inquinamento del mare?

Gli elementi inquinanti più comuni prodotti dall’uomo che precipitano in mare includono pesticidi, erbicidi, concimi, detersivi, petrolio, prodotti chimici industriali e acque reflue. Molte sostanze inquinanti vengono depositate nell’ambiente a monte rispetto alle linee costiere.

Il problema è serio e bisogna incominciare a pensare concretamente a delle soluzioni per cambiare i nostri comportamenti e le nostre abitudini e aiutare le spiagge e il mare. A nessuno piace nuotare tra la spazzatura, camminare o sdraiarsi in spiagge sporche o mangiare pesci di plastica.

Quali possono essere delle soluzioni per ridurre l’inquinamento del mare?

Autori: studenti e studentesse della classe 1AL del Liceo classico e linguistico C. Colombo di Genova

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