RISORSE LIMITATE, RESPONSABILITA’ ILLIMITATA: GESTIRE LO SPRECO DELL’ ACQUA
Avete mai pensato a quanta acqua utilizziamo durante il giorno?
Lavarsi i denti, fare la doccia, bere un bicchiere d’acqua: tutte queste attività richiedono questo prezioso liquido. Ma sappiate che l’acqua non è infinita. Ogni goccia conta, perché molte persone del mondo non hanno abbastanza acqua pulita da bere o per le loro coltivazioni.
Lo spreco dell’acqua può sembrare piccolo, ma tutti insieme i nostri piccoli gesti possono fare una grande differenza. Chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti o riparare una perdita può aiutare a conservare questa importante risorsa per il futuro. Cosa potete fare voi per ridurre lo spreco d’acqua nella vita quotidiana?
Purtroppo in molti paesi poveri l’acqua che hanno a disposizione dalla rete idrica non è potabile, al contrario di noi in Italia. Chiedersi quanta acqua beviamo significa anche chiedersi quante bottiglie di plastica consumiamo.
Ogni anno si consumano nel mondo 377 miliardi di bottiglie. Di queste, 303 sono concentrate in 10 paesi.
Nella vita di tutti i giorni ogni italiano consuma in media dai 130 ai 140 litri di acqua potabile al giorno con punte che sfiorano addirittura i 300 l/d. Questa cifra, in realtà, può variare a seconda della regione, del clima o semplicemente del modo di vivere di ciascuno di noi.
L’acqua che consumiamo personalmente ogni giorno solo in minima parte è impegnata per scopi alimentari: il bere e l’uso nella preparazione e nella cottura dei cibi non rappresenta che i 3.5%.
Quasi l’intera quantità, il 96.5%, è utilizzata per l’igiene personale, nei sanitari, e per tutto ciò che riguarda la pulizia di abiti, oggetti, mezzi di trasporto, nonché della casa stessa.
Di questo 96.5% ben il 35% è destinato all’igiene personale ed oltre il 31% alle cassette di scarico dei WC. A queste percentuali si aggiunge, poi, un altro 18% per gli elettrodomestici (lavatrice e lavastoviglie).
Come è evidente, esclusi gli usi alimentari ed igienici, quasi il 60% del nostro consumo di acqua riguarda usi per i quali non è necessario l’utilizzo di acqua potabile.
Come dimostrano le percentuali, gli usi non alimentari rappresentano la quasi totalità dei consumi domestici. Questi ultimi, fra l’altro, variano, in relazione alle caratteristiche degli elettrodomestici utilizzati ed alle abitudini di ciascuno di noi (alcune lavatrici e lavastoviglie sono più economiche di altre, il volume di acqua consumato nel fare la doccia cambia in funzione della durata, della modalità di utilizzo, della presenza o meno di dispositivi per la riduzione del flusso di acqua e naturalmente di chi la fa). Da tener presente, fra l’altro, che elettrodomestici mal regolati e, soprattutto, mal utilizzati, possono provocare un aumento dei consumi.
Secondo noi lo spreco dell’acqua è una cosa che, con l’impegno di tutti, si può evitare prima che sia troppo tardi, per un futuro migliore. In fondo, nessuno potrà dire che è difficile chiudere un rubinetto dell’acqua mentre si lavano i denti.
Pensateci, e non solo quando viene a galla l’argomento: conviene a voi, e in fondo conviene a tutto il Pianeta.
Autori: studenti e studentesse della classe 1AL del Liceo classico e linguistico C. Colombo di Genova