FINCHE’ LA CROCIERA VA LASCIALA INQUINARE
Le navi da crociera sul Mediterraneo muovono ingenti interessi economici e anche enormi masse di acqua dolce e salata. L’acqua, infatti, è un elemento vitale per garantire il corretto funzionamento e la sicurezza delle navi da crociera, oltre a contribuire al comfort e al benessere degli ospiti e dell’equipaggio. La disponibilità di acqua influisce persino sulla pianificazione degli itinerari, così da poter rifornire le navi di acqua potabile nei diversi porti in cui avviene lo scalo.
Per le navi da crociera le risorse idriche sono essenziali per:
- Disponibilità di acqua potabile: devono fornire acqua potabile per soddisfare le esigenze dell’equipaggio (per bere, cucinare, lavarsi ecc)
- Sistema di raffreddamento: spesso utilizzano l’acqua di mare nei loro sistemi di raffreddamento per le attrezzature e i motori.
- Sicurezza antincendio: sono dotate di idranti, estintori .
- Piscine e strutture ricreative: dispongono di piscine e altre strutture legate all’acqua. Queste richiedono un costante rifornimento e trattamento dell’acqua per garantire la sicurezza e il benessere degli ospiti (alle volte l’acqua utilizzata per le piscine è quella dei mari, affinchè si evitino ulteriori sprechi)
- Climatizzazione e umidificazione: è usata nelle cabine e negli spazi comuni, contribuendo al comfort degli ospiti e dell’equipaggio.
Il nodo centrale però dietro alla industria nautica e ai traffici marittimi per il turismo e relax c’è un dato: le navi da crociera, inquinano i mari. I giganteschi motori per azionare le eliche contribuiscono alla contaminazione delle acqua marine, a cui si aggiungono anche i passeggeri. Mozziconi di sigarette, plastica e rifiuti di diverso tipo aggrediscono flora e fauna nella stessa misura che sulla superficie delle terre emerse. Il caso eclatante e tragico lo colleghiamo all’incidente della Costa Concordia del 2012. Mentre il recupero del relitto era una necessità in termini di sicurezza e di prevenzione di ulteriori danni, l’operazione in sé ha avuto conseguenze e costi ambientali significativi. La gestione di tali situazioni richiede un bilanciamento tra la sicurezza umana, la protezione ambientale e la sostenibilità marina.